Borghi Salento più belli da visitare

In questo articolo vi portiamo a fare un tour virtuale attraverso i borghi Salento più belli da visitare. Si tratta di piccole località rurali o costiere dalle caratteristiche talmente peculiari da lasciare un ricordo indelebile nel visitator e in cui è possibile vivere al pieno lo spirito salentino. Iniziamo quindi subito il nostro viaggio, partendo dal litorale adriatico per passare poi a quello ionico.

Acaya

Il borgo fortificato di Acaya si trova lungo la provinciale Lecce-Vernole, svoltando sulla SP 337 appena dopo Merine, a circa 5 km dal mare Adriatico e dalla Riserva Le Cesine, uno dei più grandi Parchi Naturali del Salento. La sua caratteristica principale è quella di essere chiusa da mura fortificate risalenti al XVI secolo. La funzione di avamposto militare contro gli attacchi turchi è confermata anche dalla presenza del Castello dotato di fossato, bastioni e torrioni e dalla distribuzione “a griglia” delle strade, lontana dai tipici centri storici con vicoli e viuzze contorte che si trovano altrove.

Galatina

A qualche chilometro di distanza da Acaja, spostandosi verso l’entroterra, in direzione  Porto Cesareo, si trova il borgo di Galatina, anch’esso circondato da mura cinquecentesche con porte di accesso, di cui tre in perfetto stato di conservazione. Oltre al Palazzo Ducale, eretto intorno al XVI secolo, e il Sedile, un edificio barocco costruito tra il XV ed il XVII come sede della municipalità, attraversando le sue piazze e stradine è possibile ammirare palazzi nobiliari come quello appartenente alla famiglia Orsini, chiese come quella intitolata ai S.S. Pietro e Paolo e la Torre dell’Orologio, costruita nel 1861 come omaggio per l’Unità di Italia. Altro monumento di sicuro interesse è la Porta della Luce, via di accesso principale al centro storico, su cui è ancora visibile l’effige di San Pietro, simbolo della città..

Calimera

Il borgo di Calimera, raggiungibile da Lecce imboccando la SS 16 in direzione Maglie ed uscendo allo svincolo per Martignano, è una delle più antiche testimonianze nel territorio salentino dell’influenza della cultura Greca e Paleocristiana, anche se le sue radici affondano in un passato storico ancora più lontano. A pochi chilometri dal centro storio si trovano infatti alcuni “dolmen” o monumenti megalitici, uno dei quali, è stato ri-denominato durante il periodo cristiano come “Sacra Roccia di San Vito”.  Questo grande blocco megalitico di circa mezzo metro di diametro si trovava infatti all’interno di un tempio cristiano dove era solito essere venerato il giorno successivo alla Pasqua, anche se il rito sembra risalite ad un periodo più antico in cui veniva venerata la Grande Madre. Il foro presente sul blocco era infatti assunto a simbolo di fertilità ricordando l’organo femminile. A Calimera si tengono inoltre numerose feste folkloristiche in cui si balla la “Pizzica” e in cui vengono eseguiti canti in lingua “grika”, vera e propria enclave linguistica derivante dal greco.

Santa Cesareo Terme

Tornando lungo la litoranea che da Otranto conduce a Santa Maria di Leuca, oppure proseguendo nell’entroterra passando da Maglie, è possibile raggiungere il borgo termale di Santa Cesarea Terme. La presenza di sorgenti di acqua sulfurea ad alta temperatura ha reso infatti possibile l’edificazione in tempi molto antichi stabilimenti termali, ogni anno frequentati da moltissimi visitatori, attratti dal loro potere benefico, oltre che dalla bellezza dei luoghi. Il centro abitato, che si sviluppa su di una collina che degrada lentamente verso il mare, è ricco di ville nobiliari ottocentesche costruite in stile liberty. Altri luoghi da vedere sono le numerose grotte marine sulfuree, come la Grotta Fetida, la Solfurea e la Solfatara, e il Belvedere che si trova in cima al paese, da cui è possibile ammirare un bellissimo panorama di tutta la costa.

Castro

Superata anche Santa Cesarea Terme, a circa 7 km a sud, si incontra il borgo di Castro, caratterizzato, nella parte superiore, da casette candite e chiesette a picco sul mare. Più in basso si trovano invece la scogliera adibita a marina e l’area portuale, in cui è ancora molto attivala pratica della pesca. L’origine del borgo è fatta risalire all’epoca romana e anche in seguito, fra il XII e il XV secolo, la cittadina avrebbe avuto un ruolo abbastanza importante essendo adibita a sede vescovile. La zona costiera, caratterizzata da scoglie e fondali alti rocciosi, è ricca di insenature e grotte come ad esempio la bellissima Grotta Zinzulusa, termine derivante da “zinzuli”, stracci, per indicare le stalattiti appese al soffitto che da lontano paiono panni stesi.

Presicce

Distese e distese di macchia mediterranea, alternati a terrazzamenti, uliveti e muri a secco: è così che si presenta ai vostri occhi Presicce, nel territorio di Ugento. Questo antico borgo che si trova nell’entroterra salentino, ad equa distanza fra Città Bella e Capo di Leuca, è caratterizzato da eleganti edifici colorati intervallati da case di corte intonacate di bianco. Conosciuto anche come la cittadina degli “ipogei”, frantoi scavati nella roccia dove si produceva l’olio destinato ai mercati di Italia e di Europa, risalgono probabilmente ad un evento drammatico, ovvero la distruzione di Pozzomauro da parte dei saraceni alla fine del Quattrocento. Dopo l’incursione turca, gli abitanti si trasferirono poco distante e fondarono l‘odierno centro abitato. Quando, verso la fine del XIX secolo, la produzione di olio negli “ipogei” o trappeti, venne abbandonata, il borgo venne in parte abbandonato, anche se ancora oggi vede la presenza di masserie settecentesche.

Per chi desidera trascorrere le proprie vacanze in Salento proprio qui, respirando l’aria autentica salentina di Presicce, un’opportunità è offerta dalla nostra Casina dei Cari, masseria 4 stelle, un vero e proprio angolo di paradiso incastonato a pochissimi chilometri dalle splendide spiagge di Ugento.

Nardo’

Tra i più bei borghi salentini non possiamo non includere Nardò, situato lungo il versante ionico, all’incirca a metà strada fra Porto Cesareo e Gallipoli. Le origini di questo borgo rurale, ma che ha anche un ampio sbocco anche sulla zona costiera, sono rintracciate in epoche davvero lontane da noi, quando l’area era abitata dalle antichissime popolazione messapiche. Qui, oltre a poter ammirare alcuni edifici storici di grande bellezza, come ad esempio il Castello Acquaviva, potrete anche acquistare prodotti locali come vino, olio, friselle di grano duro e vari oggetti di antiquariato locale.

Specchia

L’ultima tappa del nostro tour fra i più bei borghi del Salento ci porta a Specchia, località inserita anche nell’elenco dei “Borghi più belli di Italia”, in cui è impossibile non rimanere incantati dai vicoli e dalle viuzze circondanti da architetture catalane e barocche. Nella piazza centrale di questo borgo, edificato in periodo medievale e che si trova a poca distanza dalla celebre Spiaggia di Porto Selvaggio, sul versante ionico, spiccano invece la Chiesa Madre e il Palazzo Risolo, risalenti entrambi al Cinquecento.